Savoca
Savoca
Savoca è un comune della provincia di Messina, borgo più bello d’Italia dal 2008 e nota città d’arte. È anche conosciuta con il nome di Paese delle sette facce e Terra ferace di gagliardi ingegni.
Il territorio comunale ha un’estensione di circa 8 km2, che si estendono sulla sommità di una rocca a 303 metri sul livello del mare. Il centro storico, di origini medievali, è diviso in piccole frazioni densamente popolate. Immerso nella vegetazione coltivata ad agrumeti, alternati a vaste zone pianeggianti di uliveti e vigneti. Allevamenti di bovini, ovini e suini, e artigianato caratterizzato dalla lavorazione di prodotti in legno. Savoca (insieme a Forza d’Agrò) é stato scelto come set di numerosi film di grande successo, come il Padrino di Francis Ford Coppola.
Savoca Storia
La storia della cittadina di Savoca affonda le sue radici nell’Epoca romana, quando, secondo alcuni storici, fu fondato il primo nucleo dell’attuale centro storico. Il sito venne frequentato dai Bizantini e successivamente venne valorizzato dagli Arabi, a partire dal IX secolo. Fu però coi Normanni che la cittadina collinare assurse a centro principale della Valle d’Agrò e della riviera ionica della Provincia di Messina insieme a Taormina. Acquistando così il prestigio che le consentì di raggiungere tra il XV e il XVIII secolo un notevole sviluppo politico, religioso, economico e culturale.
Savoca Curiosità
Le origini della cittadina sono piuttosto controverse.
Secondo la prima ipotesi, il centro di Savoca dovrebbe corrispondere a Pentefur. Centro abitato dai romani di Sesto Pompeo, in fuga dalle orde di barbari che invasero Phoinix nel III-IV secolo d.C.
Un’altra teoria vorrebbe invece che il borgo messinese nacque nel I secolo d.C. All’epoca della distruzione, da parte di Ottaviano, del villaggio di Phoinix.
Una leggenda medievale, narra che fu fondato da cinque (‘penta’) ladroni, fuggiti dal carcere della vicina Tauromoenium.
Savoca conserva ancora oggi antiche vestigia di origine medioevale, rinascimentale e barocca. Possiede una cripta in cui sono custodite ed esposte le salme imbalsamate di alcuni notabili del paese risalenti ai secoli XVIII e XIX. Conserva inoltre, nel suo centro storico, i ruderi di un’antichissima sinagoga medioevale, trasformata in civile abitazione dopo il 1470.