Valle dell’Alcantara
Valle dell’Alcantara Le Gole
Sono delle gole alte fino a 25 metri e larghe, nei punti più stretti, 2 metri e nei punti più larghi 4-5 metri. Il canyon naturale non è stato scavato nel corso di migliaia di anni dall’acqua. L’ipotesi più accreditata è legata ad eventi sismici. I movimenti sussultorio-tettonici fecero letteralmente spaccare in due vecchi laghi basaltici formatisi dalla fuoriuscita di magma dalle fessurazioni, vecchie di 300.000 anni, dei basamenti pre-etnei, consentendo all’acqua del fiume di insinuarsi al suo interno. Questo fenomeno è evidenziato dal fatto che la struttura delle pareti (simile in alcuni punti a “cataste di legna” ed in altri a “colonne d’organo”) è intatta e spigolosa.
Il fiume Alcantara scorre tra pietra lavica che forma il suo alveo caratteristico. Sul territorio di Motta Camastra in località Fondaco Motta si trova la gola più imponente e famosa dell’Alcantara. Lunga per più di 6 km e percorribile in modo agevole per i primi 3 Km.
La particolarità di questa gola consiste nella struttura delle pareti, create da una colata di lava basaltica ricca di ferro, magnesio e calcio. La lava si è poi raffreddata molto lentamente, dato il grande spessore del plateau creatosi. Si sono così create forme prismatiche pentagonali ed esagonali, che richiamano la struttura molecolare dei materiali che la costituiscono.
Valle dell’Alcantara Storia
Le prime testimonianze di insediamenti umani nella valle risalgono alla tarda età del Rame e inizi Bronzo antico (necropoli di contrada Marca – Castiglione di Sicilia).
Dopo l’arrivo dei Greci a Naxos, avvenuto nel 735 a.C. i Siculi furono costretti ad internarsi. Qualche tempo dopo l’area di Francavilla ospitò una colonia calcidese, di cui si conosce il ricco santuario di Demetra e Kore (VI sec. a.C.).
Nell’anno 1060 i Normanni diedero inizio alla liberazione della Sicilia e la notte di Natale del 1130 nasce per mano di Anacleto II il regno di Sicilia. La valle dell’Alcantara fu presa in grande considerazione per via della sua posizione strategica. Percorsa da una importante arteria interna di collegamento tra Messina e Palermo fu più tardi ricalcata dalla via Regia.
Valle dell’Alcantara e Artigianato
L’artigianato si è sempre contraddistinto per lavori di alta qualità. Ciò è facilmente riscontrabile oggi nelle poche botteghe ancora rimaste. Idee, creatività, manualità e abilità degli uomini e delle donne del luogo, hanno dato vita a creazioni di notevole valore.
Le figure che rendono la Valle dell’Alcantara una zona di così alto pregio dal punto di vista dell’artigianato sono molteplici. La sarta, dalla cui fantasia prendono vita bellissimi manufatti. La ricamatrice, la cui pazienza è in grado di creare lavori che oggi hanno un notevole valore economico. Infine la filatrice.
Mestieri più tipicamente (e tradizionalmente) maschili, sono invece quelli legati all’abilità del calzolaio e del fabbro ferraio. In ultimo lo scultore, dalla cui fantasia, e con l’ausilio dello scalpello, la pietra o il legno acquistano le forme volute.